24/06/12

Spaghettini Freddi Speziati




















E' ora di pensare a dei piatti freddi.   Qualche piatto unico leggero e fresco.
Almeno nella mia mente, pero', piatto freddo significa qualcosa di poco saporito, o comunque qualcosa di poco gratificante se paragonato alla soddisfazione che monta al vedere un bel piatto di spaghetti fumanti. 
Diciamocelo: se molti stranieri ci chiamano spaghettivori un po' di ragione ce l'hanno.
Ma: spaghetti freddi?
Dopo il primo attimo di ripulsa fermiamoci un poco a riflettere.
Se gli spaghetti freddi si induriscono, si attaccano, o, peggio, tendono allo scotto un motivo ci sara'.  Personalmente, e modestamente, penso di aver identificato i problemi e di averli risolti.
Il problema principale e' che la pasta fredda e' sempre scotta. La soluzione sta nell'abbassare la temperatura della pasta appena cotta nel minor tempo possibile.  Infatti la cottura della pasta avviene per la combinazione di umidita' (l'acqua di cottura) e di calore (del fornello).  Se noi scoliamo la pasta e la lasciamo li' il calore ancora presente all'interno agli spaghetti ne continuera' la cottura, assieme all'umidita' residua della scolatura, quella che rimane tra spaghetto e spaghetto, dentro il mucchio. Risultato: pasta scotta.
E non e' una soluzione nemmeno mettere la pasta sotto l'acqua corrente, primo perche' la pasta assorbira' acqua e continuera' ad ammorbidirsi diventando molliccia, secondo perche' l'acqua corrente raffreddera' la superficie della pasta, lasciando attivo il calore interno, che continuera' a cuocerla.  Anche qui il risultato e' una pasta scotta.
Invece dopo aver scolato la pasta allarghiamola su un bel vassosio, in modo da esporre piu' superficie possibile, e schiaffiamo il vassoio subito in frigo, nella parte piu' fredda.  L'abbattimento di temperatura in frigo e' molto piu' efficace che con l'acqua corrente e l'ampia superficie della pasta allargata sul vassoio fara' evaporare subito l'umidita' residua.
Dopo qualche minuto la pasta sara' perfetta.
Adesso passiamo al condimento: ho scelto un condimento speziato, simil-orientale, in modo da stuzzicare l'appetito di chi la deve consumare.
Simil-orientale, tanto che nelle foto ho aggiunto le bacchette.
Il condimento deve anche essere tale da rendere la pasta un po' scivolosa ed evitare che il tutto si attachi.
Il risultato e' stato ottimo.  La mia dolce meta' Anna Maria, alla quale ho messo davanti il piatto per l'assaggio, seguito dall'inevitabile domanda "Com'e'?", mi ha fatto dei bei complimenti. Tanto che quando ho tentato di riprendermi il piatto per fare qualche foto ha opposto resistenza e ha continuato a inforchettare: "Aspetta", ha detto.   Stupefacente.
























Ingredienti per due persone
170-180 gr di spaghettini (piccoli), di quelli buoni
10 cucchiai di olio evo
6 cucchiai di aceto di mele
1 cucchiaino di zucchero
2 spicchi aglio
1/2 cucchiaino di semi di sesamo
1/2 cucchiaino di semi di cumino macinati
1 cucchiaino raso di zenzero in polvere
15 mandorle, se possibile con buccia
1 costa di sedano
1 carota piccola
1 sospetto di peperoncino
50 gr di formaggio bianco a pasta dura o semidura
3 ravanelli
Mezzo limone
Abbondante prezzemolo


Preparazione
La preparazione e' un po' lunga, ma niente di che.  E' solo che ci sono tanti ingredienti.
Tritare il sedano a pezzetti di mezzo cm al massimo.
Tritare l'aglio e la carota, quest'ultima non troppo finemente. Si puo' anche usare la mandolina, ma e' meglio a coltello.
Tritare grossolanamente a coltello le mandorle e tenerle da parte.  Idem per i ravanelli, che possono anche essere affettati a mandolina, fate voi. Tritare finemente il prezzemolo. Tagliare a cubetti il formaggio bianco.
Mettere in una piccola pentolina (io allo scopo uso sempre una vecchia tazza di smalto, gelosamente conservata negli anni) l'aceto, lo zucchero, lo zenzero in polvere e il cumino macinato al momento. Far ritirare circa della meta', mescolando un po'.  Far raffreddare.
Prendere gli spaghettini, che nel frattempo potrebbero essersi attaccati, bagnarsi le mani e districarli.
Mettere il trito di carota e aglio in una casseruola abbastanza grande insieme all'olio, ai semi di sesamo e al sospetto di peperoncino.  Far soffriggere un po' a fuoco medio-basso, senza che l'aglio imbiondisca. Farci quindi saltare gli spaghetti per un minuto, cosi' da toglier loro il freddo del frigo. Spolverare con un po' di sale.
Spegnere il fuoco e versare sugli spaghetti l'aceto aromatizzato e mescolare vigorosamente.
In ultimo versare anche sedano, mandorle e dadini di formaggio bianco.
Grattare sopra a tutto la scorza grattugiata di mezzo limone, magari un po' meno, e cospargere col trito di prezzemolo.
Adesso si deve decidere se formare porzioni singole o se invece mettere tutto in una capiente ciotola. Se siete in due e portati al romanticismo sedetevi vicini e mangiate dalla stessa ciotola, con le bacchette.





















All'assaggio tutti i sapori si sentono separatamente e gli aromi si mescolano armoniosamente.   Sesamo, cumino e zenzero stuzzicano lingua e palato, mentre formaggio bianco, sedano fresco, ravanelli e mandorle fanno da contrasto.  Posso dirlo? Un concerto di sapori.
Penso che anche voi se qualcuno volesse togliervi il piatto direste: "Aspetta".

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3 commenti:

  1. Visto che anch'io adoro gli spaghetti in tutti i modi.... copio copio. Fortunata Anna Maria.
    Buona domenica.

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  2. bella la scena! ma con le bacchette sono negata!
    se mi permetti la forchetta vengo anch'io ad assaggiare, le spezie rendono tutto molto stuzzicante :-)
    un saluto a tutti e due!
    Francesca

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